Parole chiave UAH!

Non convenzionalità

Il termine “convenzionale” implica ciò che è accettato, usuale, conforme a una convenzione, ovvero una regola sociale, un comportamento o una modalità di pensiero condivisa da un gruppo. Il “non convenzionale”, quindi, è ciò che sfida queste regole, si discosta dalle abitudini o dalle aspettative stabilite da una determinata società o cultura. Si tratta di un modo di essere, di pensare o di agire che non segue i percorsi tradizionali o previsti, ma cerca soluzioni inedite o espressioni fuori dal comune.
In architettura il “non convenzionale” è solitamente una risposta progettuale alla “non convenzionalità” dei modi di abitare. La sua connotazione è di fatto definita in contrasto con le tassonomie della casa razionale così come definita dal progetto modernista, che omologava il progetto ai principi razionalisti della “casa per tutti” fondati e fondatori allo stesso tempo dello standard edilizio ma anche “del profilo” degli abitanti (la famiglia, i vecchi, la donna sola con i figli, ecc., rispecchiati in altrettante tipologie funzionaliste).
Il progetto UAH! intende il non convenzionale soprattutto come la non equivalenza tra idea/e di famiglia e tipologia abitativa e la presenza – all’interno delle famiglie – di diversi profili (sociali e culturali) e di popolazioni di età diverse. Questo si traduce spesso in forme collaborative dell’abitare, basate su principi di solidarietà e condivisione.
Per derivazione, le risposte architettoniche a questa non convenzionalità sperimentano soluzioni inedite, che contrastano con i dispositivi canonici del progetto dell’appartamento pensato per profili riconducibili al modello tradizionale di famiglia, o per individui che conducono un abitare individuale.

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