Condividono con le pratiche auto-organizzate il fatto di emergere da un impegno o una partecipazione dal basso, spesso promossi da attori del terzo settore o associazioni di cittadini. Tuttavia, a differenza delle prime, queste sono riuscite a ottenere un certo riconoscimento “formale” da parte delle istituzioni e, in molti casi, ricevono sovvenzioni o finanziamenti pubblici.
Le pratiche istituzionalizzate sono spesso guidate da obiettivi sociali, come offrire solidarietà e supporto, oltre a favorire l’inclusione di gruppi vulnerabili (ad esempio nel caso delle coabitazioni solidali). Altri esempi includono pratiche come l’auto-costruzione, l’auto-ristrutturazione o l’auto-gestione, che spesso vengono riconosciute e promosse dal settore pubblico (e in diversi casi previste dalla legislazione).