EX SOCRATE
Nel Dicembre 2009, circa 140 migranti, tra cui eritrei, sudanesi ed etiopi, hanno occupato la struttura che avrebbe dovuto ospitare la succursale del Liceo Socrate, dichiarata inagibile nel 2005 e perciò chiusa. L’occupazione è stata sostenuta dalla Rete Antirazzista cittadina, precisamente dal collettivo “Rivoltiamo la precarietà”. Da allora, la struttura continua ad essere occupata per lo più da persone straniere adulte (non è disponibile un censimento preciso) in autogestione, nonostante ripetuti tentativi di sgombero da parte dell’Amministrazione. Le utenze non sono garantite, è disponibile solo una fontanella per l’acqua potabile. Allo stadio attuale è in corso una progettazione partecipata per la riqualificazione dell’immobile.


Keywords
LINK
Categorie di intervento
Progettisti
Ente promotore
Cronologia
La prima occupazione è avvenuta nel Dicembre del 2009. Da allora, la struttura continua ad essere occupata per lo più da persone straniere adulte (non è disponibile un censimento preciso) in autogestione, nonostante ripetuti tentativi di sgombero da parte dell’Amministrazione.
Budget
Obiettivi
L’occupazione dell’immobile è avvenuta in risposta all’emergenza abitativa di cittadini stranieri in uscita da un centro di prima accoglienza e privi di soluzioni alternative. Con il passare del tempo la situazione si è stabilizzata, radicandosi come esperienza nota sul territorio e all’Amministrazione e generando una comunità di appartenenza.
Non convenzionalità
La non convenzionalità di questa pratica sta nel riadattamento, autogestito, di un immobile ad uso scolastico in un immobile ad uso abitativo, con la riorganizzazione degli spazi in risposta alle esigenze degli abitanti. Tale riorganizzazione ha previsto servizi comuni e, in generale, spazi che fossero flessibili a cambiamenti continui della stessa popolazione abitante. Inoltre, le modalità di gestione hanno sempre visto gli abitanti, costituitisi in associazione, come referenti effettivi, con interlocuzioni periodiche con l’Amministrazione, non sempre «pacifiche».
Abbordabilità
In quanto pratica informale, non sono previsti costi «ufficiali» per l’occupazione delle stanze, al netto di un sistema ufficioso di «subaffitto», che coinvolge soprattutto i saltuari.
Informalità
L’occupazione costituisce di per sé una modalità di abitare informale, in quanto non autorizzata e, nel caso specifico, non a norma di legge. Negli anni trascorsi, sono stati molteplici i tentativi di sgombero da parte dell’Amministrazione, proprio in virtù dell’irregolarità strutturale dell’immobile. Inoltre, l’arredamento interno e i piccoli interventi effettuati sono stati tutti realizzati in autonomia, dagli stessi abitanti.
SCHEDA INFORMATIVA
CARATTERISTICHE PATRIMONIALI
Regime d'uso
Tipo di intervento
Soggetti attuatori
Distribuzione territoriale
Soluzione abitativa
Servizi condivisi
Unità condivise
Unità individuali
Unità temporanee
Proprietà
Dati spaziali
Numero di edifici
Tipologia edificio
Piani per edificio
Numero di unità abitative
Superficie totale
Spazi privati
Spazi condivisi
Spazi collettivi
Spazi pubblici
Accesso all'edificio
Distribuzione abitazioni
Soluzioni spaziali
Tipologia unità
Superficie unità
Distribuzione unità
Zona notte/individuale
Zona giorno/comune
Altezza interpiano
Soluzioni spaziali unità abitative
BENEFICIARI E PROCESSO
Numero beneficiari
Tipologia beneficiari
Usi non residenziali
Modalità di gestione
Modalità di accesso
Il turnover all’interno degli spazi avviene in modo informale: ciascun abitante che lascia la sua stanza ha il compito di cercare un nuovo inquilino per quello spazio, e in alcuni casi vendergli i mobili che ha recuperato o si è costruito.