R50

Berlino, Germania
2013

R50 si trova nel quartiere di Kreuzberg a Berlino, in un’area caratterizzata da edifici post-bellici e spazi urbani aperti. Nasce dall’iniziativa di un gruppo di futuri abitanti riuniti in una Baugruppe, con l’obiettivo di creare un luogo di vita collaborativo, economicamente accessibile e sostenibile. L’edificio è composto da 19 appartamenti e uno studio, integrati da numerosi spazi comuni destinati all’uso collettivo. La struttura in cemento armato, con facciata modulare in legno e balconi continui, offre grande flessibilità negli interni, consentendo la personalizzazione degli spazi secondo le esigenze di ogni nucleo familiare. Al piano terra si trova uno spazio comune a doppia altezza, aperto anche alla comunità del quartiere, affiancato da lavanderia, officina e giardino urbano. Una terrazza panoramica con winter garden e summer kitchen sul tetto completa la dotazione degli spazi condivisi. L’edificio supera gli standard energetici previsti dalla normativa tedesca dell’epoca, riducendo del 30% i consumi, e rappresenta un modello abitativo che unisce qualità architettonica, partecipazione attiva e coesione sociale.

© Andrew Alberts
Progetto

Keywords

LINK

https://heidevonbeckerath.com/single/r50

Categorie di intervento

Housing cooperativo

Progettisti

ifau and Jesko Fezer, Heide & von Beckerath

Ente promotore

Cronologia

2010: progetto

2013: realizzazione

Budget

3 milioni di euro (1.500/mq)

Obiettivi

Gli obiettivi di R50 consistono nel creare una comunità urbana accessibile e sostenibile, fondata su un modello di proprietà cooperativa e sulla progettazione condivisa. Il progetto valorizza gli spazi comuni come luoghi di incontro e collaborazione, favorisce l’interazione quotidiana e le decisioni collettive, e mira a ridurre i costi individuali dell’abitare. Allo stesso tempo, pone attenzione alla qualità architettonica e alle prestazioni energetiche, superando gli standard normativi e promuovendo un modo di vivere rispettoso dell’ambiente.

Non convenzionalità

R50 si distingue per un approccio non convenzionale, sviluppato in forma cooperativa e con un processo di progettazione partecipativa che ha coinvolto i futuri abitanti fin dalle prime fasi, permettendo loro di modellare gli spazi secondo le proprie esigenze. La struttura modulare in cemento armato, combinata con una facciata prefabbricata in legno, garantisce grande flessibilità e possibilità di riconfigurare gli interni nel tempo. La scelta di finiture ridotte al minimo, con impianti a vista e superfici non rivestite, ha consentito di contenere i costi e lasciare libertà di completamento ai residenti. Gli spazi comuni sono collocati in punti strategici – dal piano terra aperto al quartiere alla terrazza panoramica con giardino urbano – per favorire l’interazione e la vita collettiva. Dal punto di vista ambientale, l’edificio supera del 30% gli standard energetici dell’epoca, dimostrando come un’architettura collaborativa possa essere al tempo stesso economica, flessibile e sostenibile.

Abbordabilità

R50 adotta un modello di proprietà cooperativa che elimina il margine di profitto tipico degli sviluppatori tradizionali, permettendo di contenere significativamente i costi di realizzazione. Il prezzo medio di costruzione si è attestato intorno ai 1.500 €/m², ben al di sotto della media berlinese. Questo ha reso possibile offrire abitazioni di alta qualità architettonica a un prezzo accessibile, combinando sostenibilità economica e inclusione sociale.

Informalità

R50 promuove un modo di vivere informale e flessibile, con spazi progettati per favorire interazioni spontanee tra i residenti. Le terrazze aperte, le aree comuni e la distribuzione interna modulare incoraggiano attività condivise. La gestione cooperativa, con responsabilità e decisioni collettive, completa questo modello non tradizionale, rendendo la vita quotidiana partecipativa e collaborativa.

Testi e scheda a cura di Francesca Serrazanetti. Elaborazioni grafiche di Zeynep Erdemir: le riletture critiche si basano sull’interpretazione dell’autore del caso di studio sopra riportato.

© Andrew Alberts
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